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In attesa del 21 marzo, riepiloghiamo in questo spazio gli eventi organizzati per celebrare la Giornata Mondiale della Sindrome di Down.

Prosegue la campagna AIPD “Inclusione significa esserci”, con la pubblicazione ogni giorno, dall’11 marzo, di una storia di “ordinaria inclusione” raccontata dai protagonisti e dalle loro famiglie.

Il 20 e il 21 marzo 2022 presso la Cittadella dell’Oasi a Troina (Enna), è in programma il 1° ICOD Symposium, evento organizzato nell’ambito del Progetto Europeo ICOD (Improving Cognition in Down Syndrome) e costruito con la DS Task Force.

La società mondiale di oftalmologia pediatrica (WSPOS) ha organizzato due webinar online disponibili sul suo canale Youtube. Il primo è previsto per sabato 19 marzo “Management of Ocular Problems in Children with Down Syndrome” (Gestione dei problemi oculari nei bambini con sindrome di Down), il secondo si terrà domenica 20 marzo sul tema “Down Syndrome: How My Family & I Dealt with It” (La sindrome di Down: come io e la mia famiglia l’abbiamo affrontata”.

L’ associazione Down Syndrome International sta organizzando per il 21 marzo, collaterale al Comitato per i Diritti delle Persone con Disabilità alle Nazioni Unite a Ginevra, un evento online, per il quale le persone con sindrome di Down o con altra disabilità intellettiva possono inviare il proprio contributo, per far sentire la propria voce spiegando con le loro parole cosa significa inclusione compilando il MODULO ONLINE.

L’elenco degli altri eventi internazionali organizzati dalla Down Syndrome International è disponibile a questo link.

EDSA, European Down Syndrome Association, ha avvisto dal 1° marzo la campagna di comunicazione “Inclusion means…”, con la pubblicazione, ogni giorno di una storia di inclusione raccontata dalle persone con sindrome di Down provenienti da tutto il mondo.  L’Italia è rappresentata dalla storia di Lucrezia, una delle 10 storie della campagna AIPD.

AIPD Frosinone ha organizzato, per le ore 15 di lunedì 21 marzo, l‘evento “Vado a vivere da solo”, inaugurazione del progetto “Residenzialità” della sezione. A Pontecorvo, in Piazza porta Pia 5.

Dance with me.  E’ un video creato da Angela Bettoni (una giovane con sindrome di Down di Malta), Banjo Rancho (Benji) e Julienne Schembri, con testo di Angela, musica di Banjo Rancho e coreografia di Julienne Schembri. Ispirata dal tema di quest’anno “Inclusion means…”, la giovane ha creato il monologo “Dance with me” sul quale danza nel video, accompagnata dal tamburo a mano di Banjo Rancho: “Mi sveglio. Mi guardo allo specchio e vedo una persona. Tu vedi quella persona? Dimmelo, perché vorrei davvero saperlo. O vedi l’ innocenza? Il volto infantile? Vuoi proteggermi? Vuoi trattarmi come se fossi una bambina di cinque anni? Pensi che questo sia ciò che voglio? Sindrome di Down. Quando vedo le parole sindrome di Down vedo un’etichetta. Sì, sono nata con la sindrome di Down, ma non è il mio punto debole, è la mia forza. E’ ciò che mi rende unica. Non sono nata per essere categorizzata, classificata, incompresa, esclusa, o per vedermi appiccicata un’ etichetta. Io sono nata per vivere. Adesso ti dico cosa voglio. Voglio essere compresa, vista, inclusa. Cosa intendo quando dico che voglio essere vista? Voglio che tu prenda la mia mano e veda la persona che sono, che tu veda il mio cuore. Che tu veda la persona che può sorridere, ridere e amare, perché’ quando amo io amo. Voglio che tu mia dia l’opportunità di risplendere. La mia mano è protesa verso di te. Prendila e danza con me.