Print Friendly, PDF & Email
Esperienza riportata da un insegnante di sostegno e da un’AEC di una scuola media di Roma.


Siamo un’insegnante di sostegno e un’AEC che lavorano in una classe terza di scuola media. Quella che riportiamo è una nostra esperienza di integrazione scolastica, prevista nel PEI, in cui abbiamo utilizzato la metodologia dell’apprendimento cooperativo, lavorando in piccoli gruppi nell’aula di sostegno coinvolgendo l’intero gruppo classe, da ottobre a maggio, un’ora alla settimana.

Il ragazzo con sindrome di Down che abbiamo in classe è socievole, desideroso di fare nuove conoscenze, aperto agli altri. Le sue difficoltà sono nell’uso della lingua italiana, vocabolario ridotto, difficoltà di pronuncia e quindi difficoltà ad essere compreso e le nostre difficoltà nel lavoro con lui sono nel saper aspettare i tempi di risposta, a volte troppo lunghi. Nella nostra scuola, inoltre, esiste la possibilità di fare interagire due ragazzi con la sindrome di Down, di lavorare insieme ad altre insegnanti di sostegno e con i loro ragazzi, fino a costituire un piccolo gruppo di lavoro. Abbiamo proposto ai ragazzi uno spazio (il laboratorio di comunicazione) per raccontarsi, incontrarsi e condividere le esperienze. L’esigenza nasceva da una reale difficoltà di comunicazione, riscontrata nei due ragazzi che seguivamo. Per focalizzare meglio i punti in cui la comunicazione era poco efficace, ci siamo resi conto, insieme, che ogni tanto dovevamo ricordarci di alzare la voce, tenere la testa dritta e guardare negli occhi il nostro interlocutore. E’ così che abbiamo costruito dei piccoli cartellini con il disegno di una bocca, degli occhi e della testa (i cartoncini sono stati realizzati con materiale riciclato). A turno, quando pensavamo di dover ricordare a qualcuno di alzare la voce o guardarci negli occhi, mostravamo il cartellino giusto.

Con il passare del tempo, questo momento della settimana é diventato il più atteso da tutti e il più divertente. Abbiamo allargato l’esperienza, inserendo nel nostro gruppo, a rotazione, anche alcuni compagni di classe e ci siamo messi in gioco tutti… Abbiamo parlato di gite, di faccende domestiche, di sport, di programmi televisivi, di giochi, di compiti, di studio e di lavoro. Abbiamo scoperto che, durante la settimana, i nostri ragazzi (ma anche noi !!) seguivano le partite di calcio o i programmi televisivi che piacevano ad uno del gruppo, per poi poterlo informare del risultato o dello sviluppo della storia. Ci sono stati momenti, invece, in cui la conversazione non partiva, era stentata, e abbiamo scoperto quanto era importante comunicare agli altri il nostro stato d’animo… Ci sono stati momenti emozionanti.

Abbiamo soprattutto scoperto che, se si rispettano i tempi di ciascuno, anche le difficoltà di articolazione e la balbuzie migliorano notevolmente. Tutto il materiale raccolto sugli argomenti discussi, é confluito, poi, in un gioco dell’oca con il quale ci siamo divertiti nell’ultimo mese di scuola. All’interno del laboratorio é stato possibile sperimentare attivamente i vari modi di comunicare, di formulare domande, chiedere informazioni e verificare quanto la propria comunicazione sia risultata efficace. Inoltre tale spazio ha permesso di ideare un’attività ludica, il “Gioco dell’Oca” che é stato costruito partendo da una proposta del gruppo dei ragazzi. L’obiettivo di tale attività ludica é stato quello di stimolare un processo di comunicazione intergruppo, attraverso un dinamismo di domande e risposte, quindi creare un gruppo di lavoro con finalità ludica, per promuovere lo sviluppo linguistico di ciascun partecipante.

L’esperienza di gruppo perseguiva la finalità di promuovere lo sviluppo cognitivo, la verbalizzazione delle proprie esperienze personali, incrementare il proprio vocabolario attraverso l’uso di simulate di conversazioni, o “situazioni tipo” in cui poter sperimentare le proprie capacità relazionali. Inoltre l’esperienza ha potenziato le interazioni all’interno del gruppo classe.

Osservatorio Scolastico AIPD
Via Fasana, 1/b
00195 Roma
E-mail: scuola@aipd.it
Tel. diretto e Whatsapp: 333/1826707
Tel. segreteria AIPD: 351/7308112 (unico attivo in questo momento di emergenza) – 06/3723909 – 06/3789.7596-9230-9306