Il Piano Vaccinale anticovid, in continua fase di aggiornamento, è stato rielaborato l’11 marzo e registra importanti novità per le persone con disabilità.
Come noto, il piano elaborato al 9 febbraio, considerava prioritarie, e dunque inserite nella fase 2, nella categoria 1 le persone “estremamente vulnerabili”, intendendo per queste coloro che presentano condizioni che, per danno d’organo pre-esistente o compromissione della risposta immunitaria a SARS-CoV-2, hanno un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o letali della malattia, a partire dai 16 anni di età.le persone ritenute “estremamente fragili” (tra queste espressamente indicate le persone con sindrome di Down) e nella categoria 4 tutte le persone con “Condizioni neurologiche e disabilità (fisica, intellettiva, sensoriale, psichica)” (vedi qui la notizia pubblicata su questo sito).
A seguito di sollecitazioni inoltrate al Governo e in particolare al ministro della salute Speranza da parte del mondo dell’associazionismo, tra cui la FISH, l’11 marzo sono state rese note le nuove indicazioni (esaminate nella seduta della conferenza Stato-Regioni tenutasi lo stesso giorno) che, nel confermare quanto già previsto per le persone con sindrome di Down, inserisce nella categoria 1 tutte le persone con disabilità grave, cioè in possesso della certificazione rilasciata ai sensi del comma 3, art. 3 della legge 104/92. Riguardo queste persone inoltre è garantita la vaccinazione anche dei “familiari conviventi e caregiver che forniscono assistenza continuativa in forma gratuita o a contratto“.
Facciamo notare che, se per le persone con sindrome di Down non è indicata la vaccinazione per i caregiver, queste ne avranno accesso comunque in virtù del fatto che tutte le persone con sindrome di Down hanno, per espressa disposizione normativa (art. 94, comma 3 legge 289/2002) l’handicap riconosciuto ai sensi del comma 3, art. 3 della legge 104/92.