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Il 9 maggio è la Giornata dell’Europa, data scelta per celebrare la firma della “Dichiarazione Schuman”, avvenuta nel 1950 e che segna l’avvio del lungo processo che ha portato all’Unione europea, di cui ciascuno di noi è parte e protagonista, attore impegnato nella costruzione della cittadinanza e, oggi più che mai, della pace.

Nel mese di maggio le istituzioni dell’UE promuovono una serie di attività online e in presenza in tutti gli Stati membri e presso le sedi istituzionali a Bruxelles, città del Lussemburgo e Strasburgo.

L’interesse di AIPD al confronto internazionale non è recente. Già nel 1986 partecipò  al convegno internazionale sulla sindrome di Down a Brighton e, nel 1997, al “VI Convegno Mondiale sulla sindrome di Down” a Madrid, e a tanti altri appuntamenti fuori dai confini. Da oltre 20 anni l’ Ufficio Internazionale AIPD promuove esperienze formative, scambi e progetti di cooperazione con organizzazioni internazionali o di altri Paesi, che si occupano di persone con sindrome di Down e con altre disabilità. Molte sono state le iniziative finanziate dalla  Commissione Europea  nel quadro di vari programmi. L’AIPD ha anche  contribuito a iniziative come lo studio internazionale, promosso da un gruppo di medici e ricercatori italiani dell’organizzazione internazionale T21RS, sull’impatto che il contagio del virus COVID-19 ha avuto sulle persone con Sindrome di Down.

AIPD  è impegnata nell’ambito dell’Associazione Europea per la  Sindrome di Down (EDSA), della quale Anna Contardi ha ricoperto il ruolo di presidente  e di cui è ora vicepresidente.

E’ di questi mesi la collaborazione con  FISH (vedi qui) ed EDSA (vedi qui e qui) alla campagna di sostegno al popolo ucraino e in particolare alle famiglie delle persone con sindrome di Down e con altre  disabilità.

Sono centinaia i giovani di tutta Italia, provenienti dalle sedi locali AIPD che hanno vissuto esperienze formative all’estero, a partire dai primi progetti internazionali realizzati nel 2002 “Verso una vita indipendente” e “Giovani con sindrome di Down: uguali nelle diversità”, realizzati in collaborazione con l’associazione spagnola ASNIMO; e poi le esperienze formative (tirocini lavorativi) di tre settimane presso l’ostello IN&OUT a Barcellona per i giovani con sindrome di Down.

Da segnalare inoltre la formazione degli operatori e le iniziative sul diritto di voto “My opinion my vote”. E poi la rete europea Value-able, nata nel 2014  e ininterrottamente finanziata dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Erasmus+, azione chiave 2, Partenariati Strategici nel settore Istruzione e Formazione; Valueable oggi conta più di 100 aziende di sei  Paesi: Portogallo, Spagna, Italia, Germania, Ungheria e Turchia e circa 400 persone con disabilità intellettiva impegnate in alberghi, ristoranti, B&B, bar, fast food, come tirocinanti o come lavoratori. Numeri, che, con la nuova edizione del progetto (“Values”) cresceranno ulteriormente. Austria e Croazia sono in procinto di partecipare anch’esse all’iniziativa. Valueable è stato inserito tra le buone prassi suggerite dalla Commissione Europea nella Guida realizzata per l’inserimento al lavoro delle persone con disabilità intellettiva (qui la notizia pubblicata su questo sito), ed è stata insignita della speciale menzione per “una società europea migliore” dall’ EuWebAwards2019.

L’esperienza di AIPD è stata più volte oggetto di eventi di formazione e divulgazione  internazionale, dall’inserimento lavorativo ai corsi per l’autonomia, dalla sessualità alla progettazione.

E’ un impegno che si sviluppa su tanti fronti, perchè, per riprendere il tema della scorsa Giornata mondiale della Sindrome di Down, per AIPD “inclusione è esserci”.