Si è svolta nella giornata di mercoledì 1 dicembre, la conferenza stampa organizzata dalla ministra per le disabilità Erika Stefani, nel corso della quale è stata presentata la Disability Card. Si tratta di una tessera unica che permetterà l’accesso alle persone con disabilità a una serie di servizi gratuiti o a costo ridotto in materia di trasporti, cultura e tempo libero in regime di reciprocità con gli altri Paesi UE, contribuendo così alla loro piena inclusione nella vita sociale delle comunità.
La tessera nasce da una iniziativa FISH e FAND che ha avuto come obiettivo, oltre la definizione, anche grafica, dello strumento uguale in tutti i Paesi UE, anche “la soluzione di varie sfide organizzative che presuppongono il coinvolgimento e l’adesione di vari attori istituzionali e non, cioè chi è coinvolto nelle politiche dei trasporti, della gestione del beni culturali e museali, ma anche del tempo libero e della cultura”.
Dal comunicato stampa FISH: «Arriva a compimento dunque oggi un lungo percorso che ci ha visti impegnati negli anni come protagonisti», commenta Vincenzo Falabella, il presidente della Federazione Italiana Superamento Handicap: «e che potrà permettere l’accesso alle persone con disabilità a vari servizi, consentendo loro di compiere un importante passo avanti rispetto all’inclusione nella vita sociale della comunità». E, infine, Falabella ha ricordato: «fin dal 2017 la FISH ha lavorato in sintonia con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e, poi in seguito anche con il Ministero della Disabilità e con la Presidenza del Consiglio e con l’Inps, in veste di sponsor dell’iniziativa, con l’obiettivo di poter attivare la Carta anche nel nostro Paese, conducendo una rilevazione preliminare al progetto, per tentare da un lato di descrivere i benefìci più diffusi e i percorsi adottati per riconoscerli, dall’altro per iniziare, assieme ai vari partner, a delineare il funzionamento e le opportunità della Carta, le ricadute pratiche e le necessità operative». E poi ha concluso: «in tal senso venne realizzato uno specifico sito web http://www.disabilitycard.it e anche organizzato un pubblico evento di presentazione alla fine di quell’anno. Così oggi possiamo ritenerci doppiamente soddisfatti, perché la disability card è diventata realtà, anche grazie al nostro impegno, oltre a quello delle istituzioni».