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AIPD commenta la notizia dell’insediamento  del Tavolo che avrà il compito di elaborare la legge nazionale. “Positivo l’ampio spazio di associazioni e terzo settore, anche AIPD potrebbe contribuire all’analisi. E non si dimentichino le proposte depositate in questi anni”

Roma, 19 gennaio 2024 – Si è insediato mercoledì 17 gennaio il “Tavolo tecnico per l’analisi e la definizione di elementi utili per una legge statale sui caregiver familiari”. Istituito con apposito decreto dalle ministre Locatelli (Disabilità) e Calderone (Politiche sociali), lavorerà nei prossimi sei mesi per arrivare all’elaborazione dell’attesa legge nazionale sui caregiver familiari. “E’ sicuramente positivo che si torni a parlare di una legge, da troppo tempo attesa nel nostro Paese e che ha finora lasciato privi di riconoscimento e tutele i tanti caregiver familiari che ogni giorno di prendono cura soprattutto di figli con disabilità”, commenta Gianfranco Salbini, presidente nazionale dell’Associazione Italiana Persone Down. Che aggiunge: “Altrettanto positivo è l’ampio spazio riservato alle associazioni del Terzo settore, chiamate a far parte del tavolo, a fianco dei rappresentanti della politica e delle istituzioni. Ci permettiamo però di indirizzare alle ministre promotrici dell’ importante iniziativa due suggerimenti. Il primo è di allargare anche ad AIPD la partecipazione al tavolo: un’associazione fondata oltre 40 anni fa proprio da un gruppo di genitori e composta per lo più da genitori di persone con sindrome di Down può certamente offrire un contributo importante alla discussione e alla messa a fuoco dei bisogni dei caregiver familiari. Proprio su questo tema, AIPD ha recentemente condotto un’importante indagine insieme al Censis, che ha fatto luce sulle difficoltà e le esigenze dei caregiver: è un patrimonio prezioso di conoscenza, che abbiamo già condiviso con la ministra Locatelli e che vorremmo mettere a disposizione di questo tavolo tecnico, chiamato proprio a individuare i bisogni di queste famiglie”.
Il secondo suggerimento è che “non si dimentichi, ma anzi si valorizzi il lavoro degli anni passati, che ha portato all’elaborazione e la presentazione di diverse proposte e, da ultimo, di un Disegno di legge (n. 1461), tuttora fermo in Senato. Un testo certamente non esaustivo e perfettibile, che però contiene elementi indubbiamente utili per l’elaborazione della legge e può quindi rappresentare almeno un punto di partenza. Confidando in un riscontro positivo da parte delle ministre Locatelli e Calderone, ci auguriamo che l’impegno prezioso e indispensabile dei caregiver familiari sia presto riconosciuto e finalmente tutelato anche nel nostro Paese, come già accade nella maggior parte dei Paesi europei”.