Tania Mykhailenko fa parte del board EDSA e dell’associazione locale Ukrainian Down Syndrome Organization, con cui AIPD mantiene contatti da molti anni, avendo partecipato al nostro progetto internazionale “Think different, think Europe” ed essendo stata Anna Contardi, la coordinatrice nazionale AIPD a Kiev nel 2019 al convegno EDSA.
Tania e suo figlio Lev, diciassettenne con la sindrome di Down, stanno vivendo a Kiev questi terribili giorni e la storia di Lev è stata ripresa su molti media, a rappresentare la storia di tutte le persone con disabilità vittime del conflitto.
Tania racconta di come stanno faticosamente affrontando la guerra, con le difficoltà ulteriori che la situazione di Lev comportano e che rendono impossibile raggiungere i rifugi. Nell’articolo ANSA, Tania racconta: “Siamo ormai in piena guerra, la situazione peggiora di ora in ora e le esplosioni si fanno sempre più vicine, ora credo siano a non più di 20 km, ma la città sta resistendo. Abbiamo paura, spero si riesca a fermare questa guerra assurda”. “Mio figlio, come tanti altri disabili sta vivendo un incubo. Per i ragazzi Down la routine quotidiana è importante è dà loro sicurezza. Ora il suo mondo è crollato, è terrorizzato”. “I rifugi a Kiev sono inaccessibili, così le persone con disabilità e le persone Down sono costrette a rimanere a casa, senza sapere dove possono andare per essere al sicuro. Quelle che vivono negli istituti, poi, sono già tagliate fuori dalle loro comunità e rischiano di essere abbandonate e dimenticate”
Sono 2,7 milioni le persone con disabilità ucraine. EDSA, come già annunciato nei giorni scorsi, ha inviato una lettera aperta ai capi di stato europei, russi e ucraini e alla NATO chiedendo a tutte le parti di garantire la protezione e la sicurezza delle persone con sindrome di Down e altre disabilità in Ucraina, rispettando:
– i loro obblighi ai sensi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, in particolare l’articolo 11 sulle situazioni di rischio e le emergenze umanitarie
– la risoluzione 2475 (2019) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla protezione delle persone con disabilità nei conflitti
– il diritto internazionale umanitario e i principi umanitari.
Inoltre EDSA si sta organizzando per aiutare le famiglie con cibo e medicinali tramite la Polonia.