Scheda pubblicata il 18/3/2020 e aggiornata il 23/3/2020
Il nuovo Capo Dipartimento per il Sistema educativo di istruzione e di formazione Isp. Marco Bruschi ha diramato il 17/3/2020 la Nota prot. n° 388/2020 contenente le Linee Guida per la didattica a distanza durante il periodo di sospensione della didattica nelle scuole di ogni ordine e grado.
Riportiamo i punti salienti dei vari paragrafi che compongono le Linee Guida.
Aggiornamento del 23/3/2020
Evidenziamo che il Decreto Legge n° 18/2020 (Cura Italia) all’art. 120 stanzia 85 milioni di euro per il 2020 proprio per poter fornire in comodato d’uso gratuito agli alunni meno abbienti dispositivi digitali personali che permettano di fruire della didattica a distanza.
Come previsto dalla linee-guida sotto descritte, tali strumenti debbono essere forniti dai dirigenti scolastici, che possono anche rivolgersi ai CTS (Centri Territoriali di Supporto) per una consulenza specializzata e debbono eventualmente chiedere gli strumenti per gli alunni al Ministero tramite la e-mail dedicata: supportoscuole@istruzione.it.
Inoltre un comunicato del ministero dell’istruzione annuncia l’utilizzo di ulteriori 8,2 milioni di euro per animatori digitali che supporteranno le singole scuole nella realizzazione della didattica a distanza.
1. Concetto di didattica a distanza
Le attività di didattica a distanza, come ogni attività didattica, per essere tali, prevedono la costruzione ragionata e guidata del sapere attraverso un’interazione tra docenti e alunni.
[…] Il solo invio di materiali o la mera assegnazione di compiti, che non siano preceduti da una spiegazione relativa ai contenuti in argomento o che non prevedano un intervento successivo di chiarimento o restituzione da parte del docente, dovranno essere abbandonati, perché privi di elementi che possano sollecitare l’apprendimento.
La didattica a distanza prevede infatti uno o più momenti di relazione tra docente e discenti, attraverso i quali l’insegnante possa restituire agli alunni il senso di quanto da essi operato in autonomia, utile anche per accertare, in un processo di costante verifica e miglioramento, l’efficacia degli strumenti adottati, anche nel confronto con le modalità di fruizione degli strumenti e dei contenuti digitali – quindi di apprendimento – degli studenti, che già in queste settimane ha offerto soluzioni, aiuto, materiali. E’ ovviamente da privilegiare, per quanto possibile, la modalità in “classe virtuale”.
2. Privacy
Non è necessario chiedere un ulteriore consenso informato alle famiglie per il trattamento dei dati personali per l’accesso alle piattaforme di didattica a distanza, in quanto questo è già stato espresso espresso al momento dell’iscrizione; ma è doveroso e sufficiente comunicare alle famiglie che i dati personali saranno trattati secondo quanto previsto dagli artt. 13 e 14 del Regolamento UE 2016/679.
3. Nuova coprogettazione delle attività
E’ necessario che i consigli di classe e i dipartimenti rivedano le loro programmazioni di inizio anno e che ogni docente riformuli la progettazione delle proprie attività didattiche sulla base delle necessità della didattica a distanza e la invii telematicamente al Dirigente Scolastico, il quale provvederà a coordinare i diversi interventi, anche al fine di evitare sproporzione e scollegamento tra le proposte dei singoli docenti e il carico di lavoro per i singoli alunni, promuovendo anche “la costante interazione tra i docenti, essenziale per assicurare organicità al lavoro che ciascun docente svolge”.
4. Indicazioni per i singoli ordini di scuola
Scuola dell’infanzia:
E’ opportuno sviluppare attività, per quanto possibile e in raccordo con le famiglie, costruite sul contatto “diretto” (se pure a distanza), tra docenti e bambini, anche solo mediante semplici messaggi vocali o video veicolati attraverso i docenti o i genitori rappresentanti di classe, ove non siano possibili altre modalità più efficaci.
L’obiettivo, in particolare per i più piccoli, è quello di privilegiare la dimensione ludica e l’attenzione per la cura educativa precedentemente stabilite nelle sezioni.
Scuola primaria (ma vale anche per gli altri ordini di scuola)
Occorre ricercare un giusto equilibrio tra attività didattiche a distanza e momenti di pausa, in modo da evitare i rischi derivanti da un’eccessiva permanenza davanti agli schermi.
La proposta delle attività deve consentire agli alunni di operare in autonomia, riducendo al massimo oneri o incombenze a carico delle famiglie (impegnate spesso, a loro volta, nel “lavoro agile”) nello svolgimento dei compiti assegnati.
Scuola secondaria di primo e secondo grado
Il raccordo tra le proposte didattiche dei diversi docenti del Consiglio di Classe è necessario per evitare un peso eccessivo dell’impegno on-line, magari alternando la partecipazione in tempo reale in aule virtuali con la fruizione autonoma in differita di contenuti per l’approfondimento e lo svolgimento di attività di studio.
5. Alunni con disabilità
Per quanto riguarda gli alunni con disabilità, il punto di riferimento rimane il Piano educativo individualizzato.
La sospensione dell’attività didattica non deve interrompere, per quanto possibile, il processo di inclusione.
Come indicazione di massima, si ritiene di dover suggerire ai docenti di sostegno di mantenere l’interazione a distanza con l’alunno e tra l’alunno e gli altri docenti curricolari o, ove non sia possibile, con la famiglia dell’alunno stesso, mettendo a punto materiale personalizzato da far fruire con modalità specifiche di didattica a distanza concordate con la famiglia medesima, nonché di monitorare, attraverso feedback periodici, lo stato di realizzazione del PEI.
Resta inteso che ciascun alunno con disabilità, nel sistema educativo di istruzione e formazione italiano, è oggetto di cura educativa da parte di tutti i docenti e di tutta la comunità scolastica.
E’ dunque richiesta una particolare attenzione per garantire a ciascuno pari opportunità di accesso a ogni attività didattica.
Atteso che per gli alunni con disabilità cognitiva non si potrà che progettare interventi sulla base della disamina congiunta (docente – famiglia) delle numerose variabili e specificità che ciascuna singola situazione impone, si possono in questa fase considerare le specifiche esigenze di alunni e studenti con disabilità sensoriali: non vedenti, ipovedenti, non udenti e ipoacusici.
E’ compito del Dirigente scolastico, d’intesa con le famiglie e per il tramite degli insegnanti di sostegno, verificare che ciascun alunno o studente sia in possesso delle strumentalità necessarie. I Centri Territoriali di Supporto (CTS), in collaborazione con la Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico, gestiscono l’assegnazione di ausili e sussidi didattici destinati ad alunni e studenti con disabilità, ai sensi dell’art. 7, co. 3 del D.Lgs. 63/2017. Oltre alle apparecchiature hardware, possono essere acquistati e concessi in uso anche software didattici (per un elenco degli ausili e sussidi disponibili, si veda l’allegato tecnico denominato “Classificazione dei sussidi didattici, delle attrezzature e degli ausili tecnici per la didattica inclusiva” su https://ausilididattici.indire.it).
IMPORTANTE!
E’ da evidenziare che dal 18/3/2020 è stato aperto nella sezione web del Ministero dell’istruzione dedicato alla Didattica a Distanza il nuovo canale tematico L’inclusione via web che raccoglie riferimenti normativi, condivisione di esperienze didattiche, link utili, webinar di formazione e anche piattaforme telematiche gratuite per la didattica a distanza.
6. Alunni con DSA
Per questi alunni si deve far riferimento alle misure compensative e dispensative previste nei loro PDP, nonché all’utilizzo della strumentazione tecnologica che normalmente viene già utilizzata da questi alunni.
7. Alunni con ulteriori BES
Per gli alunni con BES non certificati che si trovino in difficoltà linguistica e/o socio economica, il Dirigente scolastico, in caso di necessità da parte dello studente di strumentazione tecnologica, attiva le procedure per assegnare, in comodato d’uso, eventuali devices presenti nella dotazione scolastica oppure, in alternativa, richiede appositi sussidi didattici attraverso il canale di comunicazione attivato nel portale ministeriale “Nuovo Coronavirus” alla URL https://www.istruzione.it/coronavirus/index.html all’indirizzo supportoscuole@istruzione.it.
8. Alunni con istruzione in ospedale o a domicilio
Resta necessario garantire il diritto all’istruzione anche agli alunni ricoverati presso le strutture ospedaliere o in cura presso la propria abitazione. In considerazione della sospensione dell’attività didattica in presenza su tutto il territorio nazionale, nonché dei progetti di istruzione domiciliare e del servizio di scuola in ospedale, si segnala che, per tali alunni, l’attivazione delle procedure per effettuare didattica a distanza risulta necessaria soprattutto al fine di mitigare lo stato di isolamento sociale connesso alla specifica situazione. Per lo specifico della Scuola in ospedale il Dirigente scolastico si confronta con la Direzione sanitaria per individuare i possibili interventi e le modalità organizzative per garantire agli studenti ospedalizzati di fruire delle attività didattiche a distanza.
9. Alunni delle sezioni carcerarie
I Dirigenti Scolastici debbono concordare con i direttori delle carceri adeguate modalità per proseguire l’attività didattica.
10. Valutazione dell’attività didattica a distanza
Si ribadisce l’importanza che la valutazione ha nel percorso d’apprendimento degli alunni.
E’ necessario che si proceda ad attività di valutazione costanti, secondo i principi di tempestività e trasparenza che, ai sensi della normativa vigente, ma più ancora del buon senso didattico, debbono informare qualsiasi attività di valutazione.
Se l’alunno non è subito informato che ha sbagliato, cosa ha sbagliato e perché ha sbagliato, la valutazione si trasforma in un rito sanzionatorio, che nulla ha a che fare con la didattica, qualsiasi sia la forma nella quale è esercitata.
Ma la valutazione ha sempre anche un ruolo di valorizzazione, di indicazione di procedere con approfondimenti, con recuperi, consolidamenti, ricerche, in una ottica di personalizzazione che responsabilizza gli allievi, a maggior ragione in una situazione come questa.
Viene lasciata discrezionalità ai singoli docenti nel trovare le concrete modalità di valutazione a distanza degli alunni, ma sempre nell’ambito dei criteri concordati dal consiglio di classe.
OSSERVAZIONI
Ci si augura che ulteriori indicazioni pervengano nei prossimi giorni riguardo a:
- il coinvolgimento degli assistenti per l’autonomia e la comunicazione nella didattica a distanza, peraltro già previsto dal DL n° 14/2020, art. 9,
- l’utilizzo di specifici sussidi tecnologici, specie per gli alunni con disabilità sensoriali.
- le modalità di realizzazione della didattica e della valutazione a distanza degli alunni con disabilità intellettive e relazionali, anche con il coinvolgimento delle associazioni e dei CTS (Centri Territoriali di Supporto).
Vedi anche le schede:
n° 629. Scuole chiuse per Coronavirus: assistenti scolastici a casa degli alunni con disabilità (DL 14/2020)
Salvatore Nocera e Nicola Tagliani
Osservatorio AIPD sull’inclusione scolastica
Via Fasana, 1/b
00195 Roma
Tel: 06/3723909 – 06/3789.7596-9230-9306
E-mail: scuola@aipd.it