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Scheda pubblicata il 9/3/2021   e aggiornata il 22/3/2021


AGGIORNAMENTO DEL 13/3/2021

Per fugare ogni dubbio sul diritto per gli alunni con disabilità e BES alla didattica in presenza e con un gruppetto di compagni (condizione di reale inclusione), il Ministero dell’Istruzione ha emanato il 12 marzo la Nota prot. n° 662/21 che prevede esplicitamente:

“le stesse istituzioni scolastiche non dovranno limitarsi a consentire la frequenza solo agli alunni e agli studenti in parola (con disabilità e BES – n.d.r.), ma al fine di rendere effettivo il principio di inclusione valuteranno di coinvolgere nelle attività in presenza anche altri alunni appartenenti alla stessa sezione o gruppo classe – secondo metodi e strumenti autonomamente stabiliti e che ne consentano la completa rotazione in un tempo definito – con i quali gli studenti BES possano continuare a sperimentare l’adeguata relazione nel gruppo dei pari, in costante rapporto educativo con il personale docente e non docente presente a scuola.”

Per approfondimenti su questa Nota leggere la scheda n° 660. Gli alunni con disabilità una risorsa per i compagni che amano la frequenza scolastica (Nota 662/21).


AGGIORNAMENTO DEL 22/3/2021

Visto il grande numero di scuole che ha disatteso la previsione contenuta nella Nota prot. n° 662/21 sul diritto alla didattica in presenza degli alunni con disabilità e BES con un gruppetto di compagni, limitando spesso la frequenza ai soli alunni certificati con il docente per il sostegno o l’assistente all’autonomia e alla comunicazione, la FISH ha emanato questo comunicato stampa.

Invitiamo le famiglie a chiedere alla proprie scuole di garantire il diritto previsto dalla normativa nazionale inviando questa richiesta che ciascuno potrà compilare e adattare alla propria situazione.


A seguito dell’emanazione dell’ultimo DPCM del 2/3/2021 il Ministero dell’Istruzione ha emanato il 4 marzo la Nota prot. n° 343/21 che trasmetteva le indicazioni applicative nella scuola di tale DPCM.

Questa Nota ha suscitato diverse perplessità nella parte in cui evidenziava come il DPCM abbia confermato il diritto alla didattica in presenza per gli alunni con disabilità e altri BES anche nelle zone rosse, dove il DPCM prevede la chiusura delle scuole e la DAD per tutti gli alunni di tutte le scuole di ogni ordine e grado.

In particolare ciò che ha destato incertezze e perplessità è stata la parte in cui la Nota ha esplicitato che, oltre a tali alunni, espressamente indicati nel DPCM, possono usufruire della didattica in presenza, salvo diversa disposizione delle singole Regioni, anche gli alunni e studenti figli di personale sanitario o di altre categorie di lavoratori, le cui prestazioni siano ritenute indispensabili per la garanzia dei bisogni essenziali della popolazione”. Ciò probabilmente per consentire a questi lavoratori di potersi recare al lavoro e non danneggiare ulteriormente l’economia del Paese, rimettendo comunque alle singole Regioni la decisione finale.

Questa possibilità in realtà era già stata presa in considerazione dal Ministero con la Nota prot. n° 1990 del 5/11/2020, essendo prevista nel Piano Scuola 2020/2021 trasmesso con D.M. n° 39 del 26/06/2020; però questo D.M. prevedeva pure un successivo “apposito atto dispositivo” che regolamentasse la possibilità della didattica in presenza per questa categoria di alunni. Tale atto dispositivo però non è mai stato emanato, non essendoci mai stata in concreto questa necessità. Infatti, fino a questo ultimo DPCM, la didattica in presenza veniva garantita fino alla prima classe della scuola secondaria di primo grado anche nelle zone rosse.

Invece ora il DPCM del 2/3/2021 ha decretato nuovamente (e per la prima volta dallo scorso anno!) la chiusura di tutte le scuole delle zone rosse, non accompagnando tale decisione con le misure di supporto alle famiglie, come il bonus babysitter previsto lo scorso anno. Per questo motivo molti genitori che fanno parte dei “lavoratori indispensabili” si sono trovati costretti a dover chiedere per la prima volta di poter usufruire della possibilità di mandare in presenza i figli più piccoli, per conciliare le proprie esigenze di lavoro, e proprio in forza delle indicazioni della Nota prot. n° 343 del 4/3/2021 che prevede questa possibilità, salvo diversa disposizione delle singole Regioni. Nessuna Regione aveva emanato alcuna disposizione in merito. 
Le
scuole, di conseguenza, si sono trovate in difficoltà ad accogliere le richieste delle famiglie e per questo il Capo di Gabinetto del Ministro ha emanato domenica 7 marzo la Nota prot. n° 10005/21 per chiarire le prime indicazioni contenute nella Nota del 4 marzo.

In realtà in questa nuova Nota del 7 marzo si riportano solo i brani del DPCM del 2/3/2021 che prevedono il diritto alla didattica in presenza per gli alunni con disabilità e ulteriori BES, senza fare alcun cenno al fatto che tale possibilità possa essere estesa o meno anche ad altre categorie di alunni.

Pertanto la normativa relativa ai figli dei “lavoratori indispensabili” rimane lacunosa. Così come è scritta, infatti, la possibilità della didattica in presenza di questi alunni non è configurabile come un diritto soggettivo, come invece lo è quello costituzionalmente garantito per gli alunni con disabilità.
Quindi per i figli dei “lavoratori indispensabili” è necessario urgentemente e con chiarezza colmare il vuoto normativo, poiché non si possono lasciare queste famiglie in difficoltà tra lo scegliere se andare a lavorare, lasciando i figli piccoli incustoditi a casa o dovendosi sobbarcare le spese di sorveglianza, o il dover rinunciare a lavorare per assistere i figli.

 

A parte la questione sulla didattica in presenza per i figli dei “lavoratori indispensabili” ai bisogni essenziali, che dovrà essere approfondita e chiarita ulteriormente, ci preme esplicitare che invece il diritto alla didattica in presenza per gli alunni con disabilità viene chiaramente ribadito sia nel DPCM del 2/3/2021, sia nelle ultime due note del Ministero. Pertanto nessuno (Uffici Scolastici Regionali, Regioni, Comuni, singole scuole…) potrà limitare tale diritto.

Inoltre in tutti i testi degli ultimi DPCM (compreso quello del 2 marzo) che prevedevano già questo diritto, è esplicitato che la didattica in presenza è sempre garantita “in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”.

Come abbiamo esplicitato in precedenti schede, altre norme ministeriali hanno già chiarito che l'”effettiva inclusione” si realizza solamente con la presenza a scuola di alcuni compagni degli alunni con disabilità, che se, viceversa, fossero i soli presenti con il docente di sostegno o l’assistente all’autonomia e alla comunicazione, verrebbero isolati dal resto della classe, pur se effettuassero collegamenti a distanza con i compagni, e quindi la loro inclusione sarebbe fittizia e non effettiva.

Quindi è importante sottolineare che resta garantito il diritto per gli alunni con disabilità e altri BES alla didattica in presenza con un gruppetto di compagni.
Pertanto le scuole che già in passato, e purtroppo ancora oggi, interpretano i DPCM recenti nel senso di ammettere alla frequenza in presenza i soli alunni con disabilità e con altri BES, non rispettano lo spirito della logica inclusiva. 

Naturalmente nessun compagno può essere obbligato ad essere presente a scuola e pertanto i compagni debbono aderire alla didattica in presenza per garantire l’inclusione del proprio compagno con disabilità esclusivamente su base volontaria delle rispettive famiglie.


Vedi anche le schede:
660. Gli alunni con disabilità una risorsa per i compagni che amano la frequenza scolastica (Nota 662/21)
648. Confermato definitivamente il diritto alla didattica in presenza con un gruppo di compagni per gli alunni con disabilità (DPCM 03/11/2020 e Nota 1990/20)

652. Dal 7 gennaio didattica in presenza anche per le scuole secondarie di secondo grado (DPCM 3/12/2020 e Nota 2164/20)

647. Torna la didattica a distanza nelle scuole secondarie di secondo grado, ma non per gli alunni con disabilità (DPCM 24/10/2020 e Nota 1927/20)
n° 641. Il difficile avvio dell’anno scolastico 2020/21 (Piano Scuola 2020/21)


Salvatore Nocera
Nicola Tagliani
Osservatorio AIPD sull’inclusione scolastica
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