PER ME INCLUSIONE E’…SAPERMELA CAVARE IN OGNI SITUAZIONE
Siamo i genitori di Mariopio, ragazzo di 15 anni con sindrome di Down. L’esperienza di Mariopio nello scoutismo inizia nel 2017, su consiglio di un’amica. All’inizio eravamo un po’ incerti se veramente far partecipare Mariopio agli scout perché pensavamo che poteva essere complicato tra uscite incontri campi ecc… Ma alla fine parlandone con Mariopio abbiamo deciso di fargli provare questa nuova esperienza di vita e con il senno di poi ci rendiamo conto di aver fatto benissimo.
Questa esperienza è stata per Mariopio motivo di crescita sia relazionale che dal punto di vista delle autonomie. L’esperienza più bella è significativa è stato il suo primo campo invernale svoltosi a qualche decina di km da casa. C’era un mix di emozioni contrastanti, la gioia di vederlo felice nel preparare lo zaino e tutto l’occorrente per stare fuori casa tre giorni e la paura che non potesse farcela perché abituato sempre alla nostra presenza. Ma invece ci siamo resi conto che, seppur alla sua prima esperienza fuori casa da “Solo ” è andata molto bene, ha saputo gestirsi quasi in totale autonomia. Poi sono seguiti altri campi tra cui l’ultimo svoltosi a luglio dove ha dimostrato maggiore sicurezza piena autonomia personale e tanta gioia per aver dormito in tenda con i suoi amici.
Sono la Capo del Reparto “Cassiopea” del gruppo Agesci Potenza 1. Mario Pio ha iniziato il suo percorso Scout da lupetto e da allora è cresciuto tanto. Le prime volte che veniva in sede faticava ad entrare nel cerchio e a rispettare i tempi del branco. All’inizio chiedeva sempre che un capo stesse vicino a lui e gli sembrava strano non avere a disposizione una figura che gli facesse da ponte con i suoi coetanei. Poi man mano che ha conosciuto gli altri lupetti tutto è stato più semplice: mettersi in sestiglia velocemente per non perdere punti, ascoltare attentamente la spiegazione del gioco per vincere, preparare insieme ai lupetti della propria sestiglia la scenetta per la famiglia felice….Oggi Mariopio è in reparto e quest’estate per la prima volta ha dormito in tenda con la sua squadriglia, con il capo squadriglia ha costruito la cucina da campo ed sempre più fiducioso delle sue capacità, oggi si lascia coinvolgere nelle attività proposte e ha voglia di fare comunità. Il suo livello di autonomia in questi anni è aumentato tantissimo e noi tutti siamo molto fieri di lui e del suo essere oggi testimonial della campagna “buoni esempi d’inclusione”.
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