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E’ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n° 183 del 2 agosto 2021, il Decreto 5 luglio 2021 “Istituzione della piattaforma unica nazionale informatica dei contrassegni unici” firmato dal ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, di concerto con il ministro dell’Economia e il ministro dell’Interno.
Il decreto segue di pochi giorni l’annuncio fatto dallo stesso ministro in conferenza stampa (di cui abbiamo dato notizia su questo sito) circa la prossima operatività del sistema informatico CUDE (Contrassegno Unificato Disabili Europeo).

Di fatto con il decreto viene istituita (presso l’Archivio nazionale dei veicoli di cui all’art. 226 del Codice della strada), la piattaforma unica nazionale informatica dei contrassegni unici, la cui realizzazione viene finanziata grazie al Fondo per l’accessibilità e la mobilità delle persone con disabilità istituito dal comma 489, art. 1 della legge 30 dicembre 2018, n° 145, che ha l’obiettivo di “consentire la verifica delle targhe associate a permessi di circolazione dei  titolari di contrassegni, rilasciati ai sensi dell’articolo 381, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, al fine di agevolare la mobilità, sull’intero territorio nazionale, delle persone titolari dei predetti contrassegni“.

L’inserimento dei dati e l’aggiornamento della piattaforma sono di competenza degli uffici comunali preposti al rilascio dei CUDE che operano secondo le indicazioni dell’art. 4 del decreto; il CED (Centro Elaborazione Dati, istituito presso la Direzione generale per la motorizzazione del Ministero delle infrastrutture), all’esito della procedura di inserimento dati, genera il Codice Univoco.

L’art. 3 stabilisce che, fermo restando la competenza e le procedure di rilascio del CUDE sopra descritte, “il richiedente il predetto contrassegno ovvero il titolare dello stesso, puo’ depositare presso il competente ufficio comunale, anche con le modalita’ di cui all’art. 65 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, la richiesta per l’attribuzione del codice univoco, associato al contrassegno unificato disabili europeo, predisposta sulla base del modello allegato al presente decreto con il numero 1, indicando, secondo un criterio di priorita’ di preferenza, il numero di targa di uno o piu’ veicoli, fino ad un massimo di due, destinati ai servizi di cui all’art. 188 del Codice della strada“. Inoltre, in base al successivo art. 6 “…il titolare del CUDE, accedendo mediante SPID, CIE o CNS ad un’apposita funzione informatica accessibile dal sito www.ilportaledellautomobilista.it dall’APP IO e, eventualmente, anche da altra applicazione per dispositivi mobili, puo’: a) modificare l’abbinamento del codice univoco ad una targa, selezionandone una tra quelle gia’ presenti nel sistema; b) cancellare una o piu’ targhe, sostituendole con altre, sempre nel limite massimo di due; c) segnalare i casi in cui, per furto o smarrimento, il codice univoco non sia piu’ da ritenersi valido“.


Per maggiori informazioni o chiarimenti contattare il Telefono D al numero diretto 333 1826708 o inviando una email a telefonod@aipd.it