Il video di AIPD: sei giovani con sindrome di Down intervistano i loro genitori: “E se andassi io a vivere con il mio fidanzato?”. Per AIPD, “le preoccupazioni vanno superate: nella nostra rete, diverse centinaia di coppie, alcune storiche. Ma solo pochissimi sono stati aiutati a realizzare il loro sogno d’amore”
Roma, 13 febbraio 2025 – “E se vi dicessi che andassi io a vivere con Camilla? Sareste felici o preoccupati?” Così sei persone con sindrome di Down interrogano i propri genitori, dopo aver chiesto loro di raccontare la propria storia d’amore. E la domanda mette in crisi la mamma e il papà: “Felici e preoccupati”, è la risposta più quotata. “Ma le preoccupazioni vanno superate: le persone con sindrome di Down possono e vogliono amare: dobbiamo tutti sostenerli, aver fiducia nel loro sogno e aiutarli a realizzarlo”: è il messaggio che AIPD trasmette con il video realizzato in occasione di San Valentino: sei coppie di genitori rispondono alle domande dei loro figli, raccontando l’inizio e lo sviluppo della propria storia d’amore. E sono alla fine invitati a riflettere sul futuro della storia d’amore dei propri figli, tutti soci di sezioni AIPD, tutti felicemente e da tempo fidanzati.
“All’interno della rete della nostra associazione, ci sono centinaia di coppie, molte anche storiche e consolidate: relazioni di coppia serie e profonde, che però solo in pochissimi casi si realizzano in una vita insieme – spiega l’associazione – Tutti quanti siamo chiamati a dare fiducia e sostenere il loro sogno d’amore e a realizzare il loro desiderio di una vita insieme. le famiglie hanno un ruolo cruciale, ma devono essere a loro volta sostenute, perché le preoccupazioni non superino la felicità: quando questo accade, i sogni non possono diventare realtà”.
Per questo, AIPD da tempo propone e offre ai giovani e adulti con sindrome di Down percorsi di educazione all’affettività, alla sessualità e all’autonomia e accompagna i genitori nel riconoscimento dei desideri dei loro figli, affinché possano aiutarli a realizzarli.
Il video
“Mamma, papà, quando e dove vi siete conosciuti?”, “È stato amore a prima vista?”: sono le domande con cui si apre la piccola intervista che, in occasione di San Valentino, 6 giovani con sindrome di Down della rete di AIPD hanno rivolto ai loro genitori. E loro rispondono, con il sorriso e un pizzico di nostalgia. Poi altre due domande, per portare alla luce il tema che AIPD vuole mettere al centro della giornata, ovvero la necessità di condivisione e sostegno da parte delle famiglie rispetto alla storia d’amore del figlio: “Quando siete andati a vivere insieme, i vostri genitori erano preoccupati o contenti?”. “Vi hanno aiutato?”. E infine, la domanda che mette in crisi tutti i genitori intervistati: “E se vado io a vivere con Camilla, sareste più contenti o più preoccupati?”.
“Le persone con sindrome di Down possono e vogliono amare – Tante di loro vivono una storia d’amore e sognano di vivere con la persona che amano. Solo pochissimi ci riescono. L’amore è per tutti e di tutti. Tutti dobbiamo credere nel loro sogni. E aiutarli a realizzarlo”.
I protagonisti
Qui protagonisti del video, tutte persone con una storia d’amore importante e il sogno di una vita insieme, che aspetta di realizzarsi:
Francesca De Giorgi, 23 anni, e Michele Maggi, 34 anni, della sezione AIPD di Brindisi, con i rispettivi genitori Claudia Ostuni, Gianluca De Giorgi e Flora Galante, Giuseppe Maggi;
Chiara Vingione e Vittorio D’Angelo, fidanzati da anni, della sezione AIPD di Sud Pontino, con i rispettivi genitori Maria Giuseppa Vingione, Antonio Vingione e Maria Rosaria Di Cicco, Carmine D’Angelo;
Carmen Esposito, 27 anni della sezione AIPD di Caserta, con i genitori Nunzia Palmieri e Luigi Esposito;
Chiara Esposito e Salvatore Sorrentino, giovane coppia della sezione AIPD di Napoli, con i rispettivi genitori Assunta Giullo, Luigi Esposito e Nunzia Zanfardino, Giuseppe Sorrentino.