Scheda pubblicata il 23/07/2020 e aggiornata il 23/07/2020
Il 15 luglio il MIUR ha emanato la Nota Dipartimentale prot. n° 1248 che affronta, se pur in parte, un problema molto spinoso per l’avvio del prossimo anno. In questi mesi di emergenza, infatti, gli alunni con disabilità che dovevano procurarsi per la prima volta o che dovevano rinnovare la documentazione necessaria a richiedere per loro il docente per il sostegno e le altre misure previste per gli alunni certificati, non sono riusciti ad ottenere tali documentazioni per il blocco delle attività anche delle ASL e delle commissioni medico legali INPS.
Questa Nota invita:
“i Dirigenti scolastici delle scuole interessate ad adoperarsi affinché vengano garantiti tutti i supporti e i sostegni a alunni per i quali sia stato richiesto il rinnovo della Diagnosi funzionale, in caso di rivedibilità della stessa. Nei casi di rinnovo della Diagnosi funzionale, anche in occasione del passaggio di grado, la famiglia provvederà a produrla appena possibile, senza che la mancata presentazione determini discontinuità all’assistenza e al sostegno didattico.
Di conseguenza, sarà cura della scrivente Amministrazione provvedere con celerità all’assegnazione delle risorse professionali dedicate, con analoga apposita procedura.”
Infatti viene ricordato che:
“in caso di verbali indicanti una data di revisione, il DL n. 90/2014, convertito in Legge n. 114/2014, all’articolo 25, comma 6-bis, ha previsto che «nelle more dell’effettuazione delle eventuali visite di revisione e del relativo iter di verifica, i minorati civili e le persone con handicap in possesso di verbali in cui sia prevista rivedibilità conservano tutti i diritti acquisiti in materia di benefici, prestazioni e agevolazioni di qualsiasi natura».”
Questa Nota quindi risolve i casi degli alunni che già godevano dei diritti previsti per gli alunni con disabilità, ma purtroppo non risolve i casi più gravi degli alunni che iniziano il proprio percorso scolastico o che hanno ricevuto in questo ultimo anno una diagnosi che permetterebbe loro di ricevere il riconoscimento di alunno con disabilità ai sensi dell’art. 3 (comma 1 o comma 3) della l. n° 104/92. Infatti questi alunni non hanno proprio potuto effettuare la vista per il riconoscimento di persona con disabilità a causa del blocco delle visite dovute all’emergenza COVID-19, e non hanno quindi potuto portare a scuola detta certificazione che è necessaria per richiedere per la prima volta le ore di sostegno e le altre misure previste per gli alunni certificati con disabilità.
OSSERVAZIONI
Questa grave ed urgente situazione era stata già sollevata dalla FISH in questi mesi, ed un’ultima volta proprio durante la riunione dell’Osservatorio permanente per l’inclusione del MIUR dello scorso 10 giugno (si veda nella nostra news la memoria con tutte le proposte FISH). In questi giorni è stata ulteriormente riproposta in interlocuzioni dirette con il Ministero. Anche con questa Nota però il MIUR non ha dato ancora una risposta concreta per le situazioni di alunni con prime certificazioni mancanti.
Come proposto dalla FISH, sarebbe sufficiente che l’amministrazione scolastica, solo per quest’anno, accettasse quale documentazione per assegnare le risorse previste per gli alunni con disabilità, in aggiunta della copia della domanda all’INPS per la visita medico legale, una “certificazione del medico specialista di riferimento o una relazione del servizio socio-educativo o socio-sanitario o ancora sanitario che lo ha incarico, che possa eccezionalmente sostituire la certificazione ex lege n. 104/1992 e la diagnosi funzionale, con l’obbligo però, appena possibile, di produrli, onde valutare anche un’eventuale rimodulazione del tutto”.
Esempio di questa flessibilità è quello della Regione Lazio che, nelle sue emanande Linee-Guida per far richiedere l’assistenza specialistica alle scuole secondarie di secondo grado, ha inserito la possibilità di fornire il servizio anche agli alunni che, per cause legate all’emergenza COVID-19, non abbiano potuto acquisire la certificazione idonea, semplicemente dietro presentazione della copia della richiesta di visita all’INPS. Nei casi in cui tale visita porterà ad esito negativo il servizio sarà sospeso.
Ci auguriamo che il MIUR intervenga urgentemente, perchè altrimenti l’anno prossimo molti alunni si ritroveranno senza la possibilità di godere dei diritti per loro previsti, considerato anche il fatto che le scuole hanno già chiesto l’adeguamento dell’organico alle situazioni di fatto da circa un mese e che quindi ulteriori richieste di docenti per il sostegno sarebbero già tardive per averle a partire dall’inizio dell’anno scolastico a settembre.
Il “timore” di assegnare dei docenti per il sostegno a qualche alunno che poi magari non si vedrà riconosciuta la condizione di disabilità in sede di visita di accertamento, non può infatti precludere tale diritto alla maggioranza di alunni che invece si vedranno poi confermato questo diritto.
Si suggerisce intanto alle famiglie che ancora non abbiano potuto ottenere la certificazione di disabilità ai sensi della l. n° 104/92, e che non l’abbiano già fatto, di presentare subito istanza on-line di vista medico-legale all’INPS tramite il proprio medico di base, in modo da avere già la copia che eventualmente la scuola potrebbe accettare, unitamente al certificato dello specialista pubblico nella patologia segnalata, se il MIUR accogliesse la proposta della FISH per quest’anno. Inoltre in questo modo si accelererebbe comunque la pratica per ottenere la certificazione di disabilità che, ricordiamo, dà diritto al sostegno dal momento in cui viene ottenuta, anche se in corso d’anno scolastico.
Salvatore Nocera
Nicola Tagliani
Osservatorio AIPD sull’inclusione scolastica
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