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Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso 26 marzo una norma inserita nel Disegno di Legge “Semplificazioni” che garantirà maggiormente la continuità didattica dei docenti per il sostegno agli alunni con disabilità (vedi la notizia sul sito del MIM).
Sono molti anni che si attendeva una misura di questo tipo.
L’incognita della continuità dei docenti di sostegno all’inizio di un nuovo anno scolastico è tristemente nota alle famiglie degli alunni con disabilità.
Molte famiglie al termine di ciascun anno scolastico chiedono puntualmente al nostro Osservatorio Scolastico cosa fare per poter mantenere l’anno successivo un docente di sostegno precario che ha svolto un efficace lavoro con il proprio figlio. Purtroppo fino ad ora non restava che rimettersi alla buona sorte sperando che il docente dell’anno precedente potesse nuovamente essere assegnato alla stessa scuola.
Quando infatti un docente non è di ruolo (non ha cioè un contratto a tempo indeterminato e una scuola come sede definitiva), ogni anno la nomina dei docenti nelle scuole con posti disponibili avviene seguendo le graduatorie in cui sono inseriti gli aspiranti docenti precari. Questo vuol dire che non si può garantire in alcun modo che il docente dell’anno precedente possa essere riconfermato l’anno successivo.
Tale meccanismo vale per tutti i docenti, curricolari e di sostegno. La continuità didattica è riconosciuta fondamentale per portare avanti un buon percorso scolastico per tutti gli alunni ed in ciascuna disciplina. Ma la continuità con lo stesso docente è ancor più importante per gli alunni con disabilità, specie se intellettiva o con disturbi del neurosviluppo, per i quali la relazione personale, soprattutto con il docente di sostegno, è un prerequisito necessario per intraprendere un qualunque lavoro utile sugli apprendimenti.
La nomina annuale di docenti con contratti a tempo determinato vuol dire infatti che, in particolare questi alunni, ma anche i propri compagni e gli stessi docenti precari, debbono ricominciare ogni anno da capo per costruire una relazione personale utile alla didattica: conoscersi reciprocamente, imparare a comunicare, acquisire un rapporto personale di fiducia e di autorevolezza e, solo dopo tutto ciò, poter iniziare a lavorare in maniera efficace sugli apprendimenti.
In realtà già il D.Lgs n° 66 del 2017 prevedeva la possibilità che i dirigenti scolastici, nell’interesse degli alunni e su eventuale richiesta delle famiglie, potessero confermare per l’anno successivo i docenti specializzati per il sostegno con incarico annuale, superando il vincolo delle graduatorie (art. 14, comma 3).
Tale previsione però non ha trovato in tutti questi anni la sua concreta applicazione, perché il Ministero non è mai riuscito ad emanare il previsto Decreto che regolamentasse tale opportunità, soprattutto per l’opposizione dei sindacati che non vedono di buon grado la possibilità di superare i vincoli delle graduatorie.
Ora il Ministro Valditara si è impegnato in prima persona per inserire nel Disegno di Legge sulle semplificazioni la norma che permette di applicare il principio di continuità già previsto dal 2017.

Il testo del ddl semplificazioni appena approvato dal Consiglio dei Ministri non è stato ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e quindi ci riserviamo di produrre un commento più circostanziato non appena esso sarà diffuso.
Siamo però già consapevoli che questa misura non risolve completamente il molto più complesso problema della discontinuità didattica. Infatti troppi docenti di sostegno sono ancora precari e troppi docenti precari nominatati su posti di sostegno non hanno la prevista specializzazione.
Inoltre la misura appena approvata non tocca per nulla la continuità dei docenti di sostegno di ruolo.
AIPD pertanto, nell’esprimere soddisfazione per questo primo passo normativo, che mostra la volontà di iniziare ad affrontare l’annoso problema della discontinuità didattica, mettendo al centro l’interesse degli alunni, auspica però che possa presto iniziare l’iter di discussione della proposta di legge presentata dalla FISH, nella quale si prevedono misure più efficaci per garantire la continuità didattica e soprattutto si propone l‘istituzione di apposite classi di concorso per il sostegno, che renderebbero anche la scelta dei docenti più motivata.

Si consiglia la lettura anche del contributo dato al tema dall’avvocato Salvatore Nocera, con l’articolo, pubblicato sul sito Superando, “La continuità didattica è troppo importante!”