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A quasi un mese dalla sospensione delle attività didattiche, le scuole si stanno oramai organizzando per la didattica a distanza attraverso varie piattaforme e strategie. Anche perché è molto verosimile che le scuole non riapriranno presto.

Ad aggiornamento della nostra precedente notizia e della relativa scheda n° 630. Emergenza Coronavirus: le Linee Guida per la didattica a distanza (Nota Dipart. 388/2020 e DL 18/2020), dobbiamo purtroppo rilevare che, dopo queste prime settimane di comprensibile disorientamento e assestamento, ancora non tutti gli alunni con disabilità, specie intellettive o relazionali, sono coinvolti in maniera adeguata ed efficace nella didattica a distanza.

Per questo la FISH ha inviato ieri una lettera al Ministro Azzolina, per chiederle di sollecitare le scuole a mettere in atto quanto previsto da tutte le ultime misure sulla didattica a distanza per gli alunni con disabilità.

Come prima cosa occorrerà che le scuole verifichino al più presto che le famiglie abbiano i mezzi strumentali o economici per poter usufruire della didattica a distanza. Per questo l’art. 120 dell DL n° 18/2020 (Cura Italia) ha previsto lo stanziamento di 85 milioni di euro per potenziare la didattica a distanza e la maggior parte dei fondi sono proprio dedicati all’acquisto di strumenti informatici da dare in comodato d’uso gratuito agli alunni meno abbienti (vedi comunicato del ministero).

Questo è anche stato ribadito dal Ministro Azzolina nella sua Informativa di ieri al Senato sulle iniziative per la prosecuzione dell’anno scolastico alla luce dell’emergenza sanitaria in corso (vedi qui il video dell’intervento).

Subito dopo le scuole, se non l’hanno già fatto, dovranno concordare con le famiglie degli alunni con disabilità le modalità più efficaci per la realizzazione dell’inclusione nella didattica a distanza, anche avvalendosi delle piattaforme istituzionali e dei supporti che l’Osservatorio Scolastico dell’AIPD Nazionale sta raccogliendo in questa nuova pagina del nostro sito: Materiali utili per la scuola ai tempi del Coronavirus.

Sempre il nostro Osservatorio Scolastico ha infine predisposto un modello di lettera che le famiglie potranno modificare in base alle loro specifiche situazioni e inviare alle proprie scuole per sollecitarle ad attivare o a migliorare le proposte di didattica a distanza per i loro figli.