Il protagonista di questa buona prassi è un ragazzo di 18 anni che frequenta il terzo anno di un Istituto Professionale il cui grande interesse verso argomenti ben precisi, legati soprattutto all’attività pratica di Laboratorio e desiderio di provare a realizzare da solo alcune ricette, così come l’attitudine all’utilizzo del computer hanno stimolato la realizzazione di questa esperienza. Le sue difficoltà sono legate al ritardo mentale, a sua volta legato alla sindrome, mantenendo, comunque, discreta memorizzazione nell’acquisizione di certi contenuti ed un certo senso ironico nell’affrontare le cose.
Risorse relative al contesto scolastico, invece, sono: il gruppo classe ed il gruppo docenti che condividono l’esperienza; il laboratorio d’informatica e le competenze specifiche del personale tecnico; il laboratorio di Esercitazioni Pratiche di Cucina in cui è possibile acquisire nuove abilità, migliorare certe autonomie ed aumentare l’autostima.
- Scelta del lavoro con l’insegnante di sostegno;
- consultazione dei quaderni di Cucina e di Sala – Bar e scelta personale da parte dell’allievo delle ricette da realizzare e presentare;
- trascrizione delle ricette (complete di ingredienti e procedimento) in pagine Word, con relativa scelta di formato e carattere;
- raccolta e salvataggio da Internet di immagini utili e animazioni;
- si sono create varie slides; è stato scelto lo sfondo; si è dato il titolo ad ogni slide; si è fatto un lavoro di copia/incolla passando dal file in Word al Power Point inserendo in contemporanea i file immagine; si sono creati i collegamenti tra le pagine; si è scelto il tipo di animazione: apertura pagine, inserimento file audio fra cui la voce registrata di Marco all’avvio della presentazione.
- l’allievo si è esercitato leggendo pagina per pagina quanto aveva scritto, passando spesso alla pagina della terminologia per chiarire, a chi lo ascoltasse, il significato di alcuni termini culinari, acquisendo una sicurezza via via maggiore, buona autonomia, autostima, desiderio di relazionarsi con chi fosse interessato alla sua presentazione;
- ne è risultato un lavoro chiaro e semplice da presentare da parte dell’allievo.
L’esperienza prevista nel PEI ha coinvolto l’intero corpo docente. L’Insegnante di sostegno nella progettazione e realizzazione del lavoro, soprattutto nella gestione di ogni singola fase; gli insegnanti curricolari nell’elaborazione dei contenuti di studio delle discipline previste dal lavoro; gli insegnanti tecnico – pratici nella realizzazione con l’allievo, fase per fase, delle ricette previste per il lavoro; il gruppo classe come supporto e stimolo al compagno durante il lavoro. Il gruppo classe si informava sullo sviluppo del lavoro del compagno incentivando impegno ed interesse. Contemporaneamente al lavoro svolto in classe è stata coinvolta anche la famiglia, con il supporto diretto, dando suggerimenti nell’organizzazione degli ingredienti e delle attrezzature necessarie per la realizzazione in casa delle ricette presenti nel lavoro, apprezzando i risultati e gratificando il ragazzo. L’esperienza ha coinvolto diverse aree disciplinari: area linguistica e della comunicazione (italiano), area logico matematica (matematica e informatica) ed infine area tecnico-scientifica (laboratorio di cucina, laboratorio di sala-bar, scienze dell’alimentazione). Lo sviluppo dell’autostima dell’allievo, aumentata grazie al raggiungimento di un certo benessere psicologico, gli ha consentito di elaborare i propri saperi e sviluppare competenze relazionali facendo un ulteriore passo avanti sulla strada dell’autonomia e dell’integrazione. In particolare, i punti forza sono stati:
- Controllo emotivo: l’allievo ha saputo dominare e manifestare le proprie emozioni nei modi e nei tempi opportuni; ha saputo esprimere i propri sentimenti in modo equilibrato e più controllato anche in caso di insuccesso.
- Persistenza: si è concentrato sull’attività dando importanza alla propria azione.
- Autonomia: non ha cercato l’appoggio dell’insegnante dimostrando la possibilità di affrancarsi dalla dipendenza dall’adulto.
- Attribuzione della responsabilità: si è sentito artefice del proprio successo convinto del proprio impegno e delle proprie abilità.
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